Alghero
Bastioni fortificati sul mare con le iscrizioni in doppia lingua, italiano a catalano che ricordano il periodo della dominazione spagnola sulla cittadina nel 1500. Queste mura, insieme alle torri adiacenti, rendono i bastioni una magnifica passeggiata panoramica sul mare che avvolge la città antica. Inoltre, questi bastioni si collegano al Lungomare Dante, un'opera architettonica costruita negli anni '50 del XX secolo, aggiungendo ulteriori elementi di fascino alla bellezza di Alghero.
La città di Alghero, situata sulla costa nord occidentale della Sardegna, è una meta amata dai visitatori grazie alla sua bellezza e alle numerose attrattive turistiche. Con una popolazione di circa 44.000 abitanti, Alghero è una delle città più importanti dell'isola e serve come porta d'ingresso grazie all'aeroporto di Fertilia. Alghero vanta un litorale di circa 90 chilometri noto come la "Riviera del Corallo," così chiamato per la sua ricca colonia di corallo di qualità pregiata.
Le spiagge di Alghero sono tra le più belle dell'isola, tra cui spiccano "Le Bombarde," con acque trasparenti e fondale sabbioso perfetto per famiglie e appassionati di surf, e "Mugoni," una rilassante spiaggia con sabbia dorata e un mare calmo e cristallino. Immerso nel cuore della città, sorge lo splendido Lido di San Giovanni, una spiaggia accogliente e vivace dove potrai trascorrere momenti di puro divertimento. Tuttavia, se preferisci una cornice più naturale, a pochi passi dal centro abitato, troverai le suggestive dune di sabbia di Maria Pia, protette da maestosi ginepri secolari, un luogo di pace e armonia con la natura.
Ma Alghero è molto più di sole e mare: offre anche una ricca eredità archeologica. I siti preistorici come le "domus de Janas" di santu Perdu, la necropoli di Anghelu Ruju, e i complessi di Palmavera e sant’Imbenia testimoniano le sue radici millenarie.
Il centro storico di Alghero è affascinante, con i suoi vicoli e le piazze piene di vita. Le mura gialle e le case antiche richiamano le origini catalane della città. Numerosi edifici religiosi, come la cattedrale di Santa Maria e le chiese del Carmelo, di san Michele e di Sant’Anna, testimoniano la sua ricca storia. L'artigianato locale, noto per l'uso del corallo, è celebrato nel Museo del Corallo, che rivela la storia e le forme di questa preziosa gemma. Gli eventi culturali, come il Cap d’Any de l’Alguer, il Capodanno locale, e la Settimana Santa con riti religiosi di tradizione spagnola, offrono esperienze uniche e coinvolgenti.
Lungo la costa nord occidentale della Sardegna, il mare si fonde con gli scogli e la macchia mediterranea regala un profumo inconfondibile di cisto e altre essenze tipiche. Località come Castelsardo, con il suo castello dei Doria, e Stintino, con la famosa spiaggia La Pelosa, sono mete imperdibili facilmente raggiungibili da Alghero. Nell'entroterra, Sassari è un importante polo urbano, ricco di arte e natura. Il lago naturale di Baratz e le spiagge di Porto Palmas e Porto Ferro offrono colori sbalorditivi. La visita del complesso di Monte d’Accoddi permette di immergersi nella storia prenuragica della Sardegna.
La Riviera del Corallo, con Alghero come suo gioiello, offre un panorama spettacolare. La Grotta di Nettuno, situata nel promontorio di Capo Caccia, è un vero capolavoro naturale ed è raggiungible sia in barca dal porto turistico con un servizio dedicato, oppure attraverso la spettacolare escala del Cabirol con circa 700 gradini sulla scogliera a strapiombo sul mare.
Un momento romantico può essere vissuto percorrendo la strada panoramica tra Alghero e Bosa, un antico borgo sul fiume Temo. Inoltre, la cucina locale offre delizie a base di pesce pescato localmente da gustare in ristoranti e trattorie lungo la costa. La combinazione di spiagge incantevoli, tesori archeologici, atmosfere storiche e cucina tradizionale rende la costa nord occidentale della Sardegna una meta affascinante e indimenticabile per i visitatori di tutto il mondo.
Putifigari
La storia di Putifigari affonda le sue radici nell'antichità e nei misteri dei tempi passati. Gli amanti della cultura avranno l'occasione di scoprire antichi reperti e testimonianze di epoche passate. I resti archeologici di nuraghi, tombe dei giganti e domus de janas attireranno l'attenzione di chi è affascinato dalla storia millenaria della Sardegna.
Putifigari
La storia di Putifigari affonda le sue radici nell'antichità e nei misteri dei tempi passati. Gli amanti della cultura avranno l'occasione di scoprire antichi reperti e testimonianze di epoche passate. I resti archeologici di nuraghi, tombe dei giganti e domus de janas attireranno l'attenzione di chi è affascinato dalla storia millenaria della Sardegna.
Putifigari
La storia di Putifigari affonda le sue radici nell'antichità e nei misteri dei tempi passati. Gli amanti della cultura avranno l'occasione di scoprire antichi reperti e testimonianze di epoche passate. I resti archeologici di nuraghi, tombe dei giganti e domus de janas attireranno l'attenzione di chi è affascinato dalla storia millenaria della Sardegna.
Putifigari è un gioiello nascosto nel cuore della Sardegna Nord-Occidentale, pronto ad accogliervi con la sua storia millenaria, la natura incontaminata, il ricco patrimonio culturale e i sapori autentici della tradizione gastronomica sarda.
Si erge come una gemma circondata da paesaggi mozzafiato: dalle colline verdi e ondeggianti agli oliveti secolari e ai vigneti che caratterizzano il paesaggio.
La storia di Putifigari affonda le sue radici nell'antichità e nei misteri dei tempi passati. Gli amanti della cultura avranno l'occasione di scoprire antichi reperti e testimonianze di epoche passate. I resti archeologici di nuraghi, tombe dei giganti e domus de janas attireranno l'attenzione di chi è affascinato dalla storia millenaria della Sardegna.
Tra i tesori nascosti nell'incantevole territorio di Putifigari, nel nord-ovest della Sardegna, spicca un monumento eccezionale che porta il nome di "S'Incantu". Questa antica struttura, che fa parte del celebre sepolcreto prenuragico di monte Siseri, ha il potere di trasportare i visitatori indietro nel tempo, rivelando la maestosità e la profondità della cultura neolitica in Sardegna.
"S'Incantu" è una delle quattro domus de Janas presenti nella necropoli di monte Siseri, e si distingue come la più ricca e integra di tutte. Il nome stesso, che significa "incanto", riflette la sua straordinaria bellezza e l'atmosfera magica che avvolge questo sito millenario. Questa struttura prenuragica, risalente a circa cinquemila anni fa e datata tra il Neolitico recente ed Eneolitico (3200-2600 a.C.), è stata scoperta nel 1989 e rappresenta un vero e proprio capolavoro dell'arte e dell'architettura neolitica.
La gastronomia sarda è un viaggio sensoriale nei sapori e nelle tradizioni che contraddistinguono questa regione e le specialità gastronomiche gustabili negli agriturismo e ristoranti di Putifugari sono un'occasione imperdibile per apprezzarlo di persona. Dopo l'adrenalina della gara, i ciclisti potranno rilassarsi e gustare i piatti tradizionali locali, come i "malloreddus" e la “fregula”, le deliziose paste fatta a mano, accompagnate da salsiccia sarda, e formaggi prelibati come il "pecorino". Imperdibili il porcetto, l'agnello arrosto e il cinghiale in umido. Il vino sardo, prodotto dalle vigne locali, e alcuni liquori tipici completeranno un pasto da ricordare.
Oltre alla gara ciclistica, ci sono molte attività per esplorare Putifigari e i suoi dintorni. Gli amanti della natura possono dedicarsi a escursioni a piedi o a cavallo attraverso sentieri panoramici, mentre coloro che cercano relax possono godersi le spiagge incantevoli della costa nord-occidentale della Sardegna, facilmente raggiungibili in auto. In definitiva, Putifigari offre una fusione di avventura, cultura, gastronomia e relax. Questo evento ciclistico granfondo non è solo una competizione sportiva, ma un'opportunità per scoprire le bellezze e le tradizioni della Sardegna Nord-Occidentale. Invitiamo tutti i partecipanti a immergersi in questa esperienza indimenticabile, pedalando attraverso le strade di Putifigari e abbracciando l'essenza di questa terra straordinaria.
Villanova Monteleone
La tomba dei giganti di Laccaneddu si trova lungo il percorso della Granfondo ed è un monumento funerario situato nel Meilogu - regione storica della Sardegna nord occidentale - in località Lacanu, a ridosso del rio omonimo. Il sito appartiene amministrativamente al comune di Villanova Monteleone (provincia di Sassari), da cui dista circa 17 chilometri.
Villanova Monteleone è un affascinante comune con una popolazione di circa 2500 abitanti, situato a un'altitudine che varia tra i 567 e i 600 metri sul livello del mare. Il paese prende il nome da un evento storico nel XV secolo, quando alcuni profughi di Monteleone Rocca Doria si stabilirono in un territorio ricco di boschi e sorgenti, fondando "La Villa Nuova di Monteleone". Il comune si trova su un ampio anfiteatro naturale che offre uno stupendo panorama da Castelsardo a Osilo, dal monte Limbara fino al Logudoro.
Quando il ciclismo si fonde con l'arte culinaria e la bellezza storica, nasce un evento imperdibile a Villanova Monteleone!
Questa affascinante località, incastonata tra le scogliere frastagliate della costa tra Alghero e Bosa, ospiterà a partire dal 2024 la granfondo ciclistica Strade Sarde Andalas assegnando il Gran Premio della Montagna.
Ma non è solo la sfida ciclistica a rendere Villanova Monteleone un luogo da scoprire. Il centro storico, caratterizzato da suggestive case in pietra calcarea e lavica, vi accoglie con stradine pittoresche, vicoli e scalinate in selciato. Tra questi tesori architettonici spicca la maestosa chiesa di San Leonardo da Limoges, con le sue linee gotico-aragonesi e gli altari lignei del Settecento, veri gioielli artistici che raccontano storie secolari.
Ma non è tutto: Villanova custodisce segreti archeologici affascinanti, come la misteriosa necropoli ipogeica di Puttu Còdinu e l'imponente nuraghe Appiu, testimonianze di un passato avvincente che attendono di essere scoperte.
Dopo l'entusiasmo della corsa, concediti un'autentica esperienza enogastronomica. Villanova Monteleone vanta una tradizione culinaria radicata nel territorio, che abbonda di prelibatezze a km 0. I sapori autentici della terra si riflettono nei salumi artigianali, nei formaggi profumati, nelle paste fresche fatte a mano e nelle verdure appena colte. Non puoi perderti la varietà di piatti tradizionali: dagli antipasti con i salumi tipici e i formaggi, alle paste fresche come i ravioli, i culurgiones e i malloreddus. Le carni, come il succulento porcetto e l'agnello in umido, raccontano la passione per la carne di qualità. E per i palati avventurosi, il cinghiale in agrodolce è un'esplosione di sapori.
E i dolci? Un viaggio nella dolcezza tradizionale di Villanova Monteleone è un'esperienza indimenticabile. Dalla seadas, un capolavoro di pasta fritta ripiena di formaggio e servita con miele, ai dolci tipici che incantano i sensi, ogni boccone è un tuffo nella cultura culinaria locale. Anche i cultori del pesce trovano pane per i loro denti con un ricco menù marino. Gli antipasti misti aprono le danze, seguiti da primi come gli spaghetti allo scoglio e la fregula di mare. Ma non finisce qui: i secondi, come la grigliata di carni suine e il formaggio arrosto in crosta di carasau, sono un inno al gusto autentico.
Non limitarti a pedalare, lasciati travolgere dalla bellezza, dal sapore e dalla storia di Villanova Monteleone. Un connubio perfetto di ciclismo, gastronomia e cultura ti aspetta in questa gemma nascosta della Sardegna.
Padria
La chiesa Di Santa Giulia a Padria si erge con orgoglio, con la sua unica navata che si estende in cinque campate, ognuna voltata a crociera grazie ad arconi a sesto acuto.
L'architettura, di stampo castigliano, dona alla chiesa un aspetto solenne e raffinato, riflettendo l'importanza della fede nella vita dei cittadini di Padria.
Padria è un gioiello nascosto nel nord-ovest della Sardegna, a soli 50 chilometri da Sassari e Alghero. Questo piccolo e antichissimo borgo è un caleidoscopio di storia, cultura e affascinanti edifici che ti invitano a esplorare il passato e abbracciare l'autenticità di questa terra.
Le radici di Padria affondano nella storia fenicio-punica, ma è in età romana che questa terra prese il nome di Gurulis Vetus, citata dal celebre geografo Tolomeo. Una leggenda racconta che i suoi abitanti lasciarono il borgo per fondare Gurulis Nova (l'odierna Cuglieri) ai piedi del Montiferru. Oggi, Padria è un incantevole centro con poco più di 600 abitanti, che si estende nei pressi della valle del Temo e dei suoi affluenti.
Nel cuore della suggestiva Sardegna Nord-occidentale si trova Padria, un affascinante comune che offre un'esperienza autentica e coinvolgente, perfetta per coloro che partecipano alla granfondo Strade Sarde Andalas e vogliono esplorare le meraviglie della regione. Il Territorio e il Paesaggio Padria si estende su un territorio variegato e pittoresco, ricco di colline verdeggianti, uliveti secolari e vigneti che si perdono all'orizzonte.
Questa cornice naturale offre agli appassionati di ciclismo un ambiente ideale per sfidarsi su strade panoramiche e tortuose, tra panorami mozzafiato e paesaggi incontaminati.
L'eredità culturale di Padria è profonda e affascinante. Nel centro storico, le stradine lastricate conducono a antiche chiese e architetture tradizionali, creando un'atmosfera che sembra sospesa nel tempo.
La Chiesa di Santa Giulia è un'opera di architettura che incanta gli occhi e cattura l'anima, un simbolo di grazia e spiritualità. Riedificata nel 1520, questa struttura religiosa risplende nel cuore del borgo con una maestosa eleganza.
La chiesa si erge con orgoglio, con la sua unica navata che si estende in cinque campate, ognuna voltata a crociera grazie ad arconi a sesto acuto. L'architettura, di stampo castigliano, dona alla chiesa un aspetto solenne e raffinato, riflettendo l'importanza della fede nella vita dei cittadini di Padria.
L'esterno della chiesa è caratterizzato da una facciata divisa in due ordini, con il primo che si apre su un portale decorato con un motivo gigliato, una testimonianza dell'attenzione ai dettagli che caratterizza l'intera struttura. Ogni angolo della chiesa sembra emanare un'aura di sacralità, e il suo impatto visivo è ineguagliabile.
All'interno, gli affreschi e le decorazioni rivelano l'abilità degli artisti che hanno contribuito alla creazione di questo luogo di culto. La luce naturale che filtra attraverso le finestre colorate crea giochi di colori e riflessi, aggiungendo un tocco di misticismo all'atmosfera.
La Chiesa di Santa Giulia non è solo un edificio religioso, ma un'opera d'arte che lega il passato e il presente di Padria. La sua eleganza senza tempo, la sua architettura imponente e il suo ruolo nel cuore della comunità la rendono un luogo da visitare, esplorare e ammirare.
Una tappa essenziale nel tour di Padria è rappresentata dalla sua cucina tradizionale. La gastronomia locale è una celebrazione dei sapori autentici della Sardegna.
I ristoranti e le trattorie locali offrono piatti genuini che includono prelibatezze come il “porcetto” (maialino da latte) arrosto, i formaggi pecorini e il pane "carasau", famoso per la sua sottigliezza e croccantezza. La produzione di vino è una tradizione radicata nel territorio, e i vigneti di Padria offrono vini pregiati che riflettono il carattere unico della regione. Una degustazione di vini locali è un modo perfetto per immergersi nelle tradizioni enologiche della Sardegna.
Padria offre non solo un'esperienza turistica, ma un'immersione autentica nella vita e nelle tradizioni della Sardegna. La calorosa ospitalità dei residenti accoglie i visitatori e li fa sentire come parte della comunità. Durante la presentazione della gara ciclistica granfondo, i partecipanti avranno l'opportunità di scoprire la bellezza e la varietà di questo territorio, pedalando tra panorami mozzafiato e scoprendo le gemme nascoste di Padria.
In conclusione, Padria è una destinazione che incarna l'anima della Sardegna Nord-occidentale, invitando i viaggiatori a esplorare il suo patrimonio culturale, ammirare la bellezza naturale e assaporare i sapori autentici della regione. La gara ciclistica granfondo diventa così non solo una sfida sportiva, ma un'opportunità per scoprire una parte unica e affascinante della Sardegna.
Mara
Un vero e proprio capolavoro architettonico, la Chiesa di Bonu Ighinu cattura lo sguardo e il cuore dei visitatori. Le sue pareti in pietra e le maestose arcate riflettono l'arte e la spiritualità dei secoli passati. Questo luogo sacro è un testimone silenzioso della devozione della comunità locale e rappresenta un punto di riferimento storico e culturale a Padria.
Il comune di Mara, un piccolo centro del Meilogu, si sviluppa su un territorio collinoso ricco di storia e tradizioni. Secondo la leggenda, il villaggio ebbe origine da un gigantesco pastore errante che lo scelse come rifugio per sé e il suo gregge. Il toponimo Mara deriva da una parola preromana che significa palude o acquitrino. Il paesaggio è caratterizzato da valli strette e torrenti, con una vegetazione che comprende la macchia mediterranea e qualche boschetto di querce.
La zona settentrionale è dominata da due alture, il Monte Traessu e il Castello di Bonvehi. Tra le principali attrazioni culturali vi è la Chiesa di Bonu Ighinu, uno dei più antichi e importanti santuari dell'isola. Costruita intorno al 1600, la chiesa presenta un'architettura complessa, con diverse parti come le Cumbessias e le Logge. Ogni terza domenica di settembre, si svolge la festa con pellegrini e merciaoli che popolano il luogo.
Il Castello di Bonvehi, posto su un'altura strategica, fu un avamposto militare costruito dai Doria e poi smantellato dagli aragonesi nel 1435-36. La Chiesa di Santa Croce, costruita nel XVII secolo, fu un oratorio dedicato alla Confraternita di Santa Croce. Dopo essere stata sconsacrata durante la guerra del 1940, è stata restaurata e riaperta al culto.
La zona di Mara è stata abitata fin dall'epoca preistorica, come testimoniano numerosi nuraghi e grotte con reperti archeologici risalenti dal neolitico all'epoca nuragica. La Grotta di Filiestru e la Grotta di Tomasu sono di particolare importanza, con rinvenimenti che coprono un arco di tempo di oltre 5000 anni. Nel 2007 è stato inaugurato il Centro espositivo della civiltà contadina, un progetto culturale legato al nome della scrittrice sarda Grazia Deledda. Il centro raccoglie manufatti e testimonianze della civiltà contadina, preservando la memoria delle tradizioni locali e promuovendo l'identità della comunità di Mara.
Nonostante le dimensioni modeste, il comune di Mara è ricco di patrimonio archeologico e culturale, offrendo ai visitatori un viaggio nella storia e nelle tradizioni della Sardegna.
Romana
La chiesa di Santa Maria de s'Ispidale è una suggestiva chiesa campestre situata nel territorio di Romana. Essa è un luogo sacro dedicato al culto cattolico e costituisce parte integrante della parrocchia della Madonna degli Angeli, all'interno della diocesi di Alghero-Bosa. Risalente al XV secolo, questa chiesa potrebbe trarre il suo nome dal fatto di essere stata in passato sotto la giurisdizione dell'Ordine ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, comunemente noto come Ordine di Malta.
Romana, un affascinante centro logudorese situato a soli 35 chilometri da Sassari, nella regione nord-occidentale della Sardegna, è un luogo ricco di attrazioni turistiche. Le sue caratteristiche principali includono i paesaggi carsici e vulcanici che creano una scenografia unica nel suo genere, nonché le tracce delle antiche civiltà che hanno abitato questa terra.
Situato a un'altezza di meno di 300 metri su un vasto tavolato di rocce vulcaniche e calcaree, Romana sorge in un territorio principalmente pianeggiante, ma punteggiato da numerose testimonianze preistoriche.
Con una popolazione di circa 500 abitanti, fa parte della regione del Meilogu-Logudoro. Le sue terre sono circondate da paesaggi carsici mozzafiato, come la grotta Inghiltidolzu nella valle di Santu Giagu, e attraversate dal fiume Temo, che sfocia nel lago artificiale vicino a Monteleone Rocca Doria. Qui, sorgono anche numerose sorgenti d'acqua, che contribuiscono a rendere il territorio rigoglioso e fertile. Romana è famosa per le sue statue ritrovate nei dintorni del paese, considerate un ex voto offerto da persone malate che hanno trovato guarigione grazie alle proprietà benefiche delle acque dell'antica fonte di Abbarghente. Queste acque hanno avuto un ruolo importante fin dai tempi dei nuragici e hanno continuato ad essere utilizzate anche in epoca punico-romana.
Nel centro abitato di Romana, spiccano due importanti edifici religiosi: la parrocchiale della Madonna degli Angeli, patrona festeggiata ad inizio agosto, e la chiesetta romanica di Santa Croce. Ma il territorio circostante offre altre destinazioni di interesse religioso, come il santuario di San Lussorio, situato all'interno di una grotta e celebrato alla fine di luglio, e la seicentesca chiesa di Santa Maria de s'Ispidale, dedicata alla Madonna della salute.
Le celebrazioni in onore di san Giovanni Nepomuceno, a metà maggio, e sant'Antonio da Padova, a metà settembre, sono anch'esse molto sentite dalla comunità locale. Ma Romana non è solo una meta per gli amanti dell'arte e della storia. Il territorio circostante è disseminato di importanti siti archeologici, tra cui i nuraghi Montigu, Chiechrios, Pibirra e Santu Giagu, che offrono uno sguardo affascinante sul passato remoto dell'isola. Le attività economiche predominanti in questa zona sono legate all'agro-pastorale, con allevamenti di ovini, bovini e suini e coltivazioni di cereali, ortaggi, uva e frutta.
L'abbondanza di risorse idriche ha favorito l'insediamento umano fin dall'antichità, come dimostrato dalle numerose testimonianze archeologiche e storiche presenti sul territorio. Le vie del paese sono adornate da murales che raccontano scene di vita agropastorale e che si ispirano ai dipinti del famoso artista di Romana, Brancaleone Cugusi, una figura di spicco nell'arte sarda del Novecento. Questi murales aggiungono un tocco artistico e colorato all'atmosfera già pittoresca di Romana, rendendola una meta imperdibile per gli amanti della cultura e della storia.
Thiesi
In un mondo in cui il tempo sembra volare, Thiesi vi offre l'opportunità di rallentare e immergervi nella storia, nella cultura e nella bellezza della Sardegna. La combinazione di panorami mozzafiato, storia avvincente e autentiche esperienze gastronomiche renderà il vostro soggiorno indimenticabile. Venite a Thiesi e scoprite un luogo dove il passato e il presente si intrecciano in un abbraccio accogliente.
Thiesi è un suggestivo centro agropastorale situato nella nord-ovest della Sardegna, nel cuore della regione del Meilogu. Le sue caratteristiche uniche si fondono tra arte sacra, edifici storici, siti archeologici e prelibatezze culinarie, offrendo un'esperienza affascinante e autentica per i visitatori.
L'aggettivo "tiesu," che significa "disteso," riflette la posizione geografica del comune, che si estende su un pianoro alle pendici dell'altopiano Su Montiju. Thiesi, con la sua popolazione di circa tremila abitanti, è situato a circa 40 chilometri da Sassari ed è un punto focale nell'area del Meilogu. Secondo alcune fonti storiche, il paese potrebbe aver avuto origini legate agli ebrei deportati dai romani. Oggi, Thiesi è noto per le sue industrie casearie e la produzione di formaggi di alta qualità, che rappresentano una parte significativa dell'attività economica locale.
La cucina di Thiesi è un vero piacere per i sensi, con piatti tradizionali che portano in tavola sapori autentici della Sardegna. Specialità come "sas impanadas," timballi ripieni di carne aromatizzata, "su succu," una fregola di grano duro cotta nel brodo, e "su ghisadu," agnello cotto in un saporito sugo di pomodoro, rappresentano solo alcune delle delizie che i visitatori possono gustare.
L'impianto urbano di Thiesi si è sviluppato intorno a importanti punti di riferimento architettonici. La Chiesa di Sant'Antonio, risalente al XVII secolo, e la Parrocchiale di Santa Vittoria, un affascinante edificio gotico-aragonese costruito fra il 1400 e il 1590, sono esempi tangibili del patrimonio storico e religioso del paese. La piazza centrale, circondata da queste strutture, rappresenta il cuore pulsante della comunità.
A dieci chilometri da Thiesi, si erge la necropoli di Mandra Antine, un sito archeologico che racconta una storia ancora più antica. Questo complesso presenta quattro "domus de Janas," cavità scolpite nella roccia, e spicca la tomba III, con i suoi affreschi variopinti, testimoni della maestria artistica del Neolitico sardo nel III millennio a.C. Questo sito rappresenta un'importante eredità culturale e archeologica che getta luce sulla vita di antiche civiltà.
Oltre alle sue attrazioni storiche, Thiesi offre anche una bellezza naturale unica. Coni vulcanici spenti, come il Colle Santu Bainzu, offrono panorami spettacolari e creano un paesaggio insolito e affascinante. La Grotta di Monte Majore, con le sue concrezioni e le sue sale sotterranee, ospita una colonia di pipistrelli, aggiungendo un tocco di mistero al paesaggio.
In conclusione, Thiesi è un gioiello nascosto nella Sardegna Nord-Occidentale, che promette un'immersione nella storia, nella cultura e nella bellezza naturale. Con il suo patrimonio archeologico, le prelibatezze culinarie e le meraviglie naturali, Thiesi è destinata a catturare l'attenzione dei visitatori in cerca di un'esperienza autentica e appagante.
Ittiri
Le domus de janas di Musellos sono scavate sul fianco occidentale di una collinetta calcarea. Il nucleo principale della necropoli, frutto di varie trasformazioni relative a diverse fasi dell'utilizzo nel corso dei secoli, è costituito da tre ampie celle collegate fra loro e disposte in successione da Nord a Sud.
Ad una frequentazione degli ipogei in età paleocristina rimanda la presenza di una croce incisa sull' architrave del portello di accesso alla seconda cella.
fonte Percorsi tematici a Ittiri
Il territorio di Ittiri, situato nella regione del Logudoro, provincia di Sassari ed è caratterizzato da altipiani di rocce trachitiche e basaltiche, attraversati da vallate utilizzate per la coltivazione. Il clima è tipicamente mediterraneo insulare, con inverni miti e temperature elevate nei mesi estivi. Dal punto di vista archeologico, Ittiri possiede un'importante eredità nuragica.
La zona è infatti caratterizzata da una notevole presenza di nuraghi, affascinanti costruzioni in pietra risalenti alla preistoria e protostoria, insieme a villaggi, tombe dei giganti e pozzi sacri. Ittiri è famosa per il suo orgoglio nel mantenere intatte le usanze e le tradizioni, con particolare attenzione alle festività, spesso legate alle chiese e ai santuari disseminati nell'area.
Il legame profondo con le tradizioni è evidente anche nella conservazione e nell'utilizzo dell'abbigliamento tradizionale, sebbene in forme aggiornate rispetto alla tradizione radicata. Numerose anziane del paese indossano ancora con affetto e orgoglio l'antico costume, che rivela una grande ricchezza e varietà di capi, soggetti a trasformazioni nel corso del tempo e oggetto di interesse e studio specifico. L'abbigliamento femminile ittirese era diverso a seconda delle circostanze della vita familiare e sociale, con un abito di gala distinto dall'abbigliamento quotidiano. Il costume femminile è arricchito da preziosi gioielli, che continuano a essere considerati di grande valore affettivo ed economico.
La cucina di Ittiri, impregnata della bontà del suo olio d'oliva pregiato e dei prodotti dell'agricoltura, è un autentico tesoro di sapori e tradizioni. Il legame profondo con le radici del passato ha preservato nel tempo ricette e piatti tipici dell'antica tradizione ittirese, dai piatti semplici preparati con le verdure, ai cibi più elaborati a base di carne e frattaglie, fino ai deliziosi dolci di varie qualità.
Tra le prelibatezze dolciarie tipiche, preparate soprattutto in occasione delle festività principali, spiccano i "sos pirichittos" (conosciuti anche come ossa di morto), "sos papassinos" e "sas tiriccasa," che prendono vita soprattutto in autunno, in occasione delle celebrazioni dei santi e dei defunti. I "pirichittos" di Ittiri sono fra i più amati e sono realizzati con un impasto composto da sola semola di grano duro, olio extravergine e uova, mentre la loro decorazione è caratterizzata da una glassa bianca disposta a formare un reticolato. Altrettanto apprezzati sono i "bianchini," "sos amarettos" e "sos biscottos," soffici biscotti tipo "savoiardo," molto morbidi e rigati sulla superficie.
Le specialità della cucina ittirese e i prodotti agroalimentari vengono presentati annualmente nel corso di una Fiera denominata "Prendas de Ittiri". Ittiri conserva con orgoglio usanze e tradizioni, soprattutto le feste, spesso legate alle chiese e ai santuari presenti nel territorio. Ad esempio, la corsa dei cavalli in onore di Nostra Signora di Coros, le celebrazioni di San Maurizio, organizzate dall'associazione dei muratori, e la processione della Madonna del Carmelo, che vede sfilare centinaia di giovani in costume tradizionale. Altre festività importanti includono quella di San Pietro, il santo patrono, con cerimonie religiose, spettacoli di teatro e danze, e la festa di San Pasquale.